Il thriller all'italiana è un sottogenere che mi ha sempre affascinato notevolmente. Sono molti (troppi?) i film che amo appartenenti a codesta categoria.
Inutile citare la trilogia animalesca di Argento (unici film davvero validi di tale regista) e ritengo che sia altrettanto inutile spendere eccessive parole venerative nei confronti di Maestri come Lucio Fulci (citiamo i bellissimi "Sette note in nero", "Non si sevizia un paperino" e "Una lucertola con la pelle di donna") o Mario Bava (giustamente definito, da molti, il padre dell'horror made in italy che ci ha regalato ottimi thriller come "6 donne per l'assassino").
Credo che sia più doveroso, come diceva espressamente JackSkeletron, citare quei registi che hanno saputo contribuire positivamente all'espandersi del genere ma che, per un motivo o per un altro, spesso tendono ad essere dimenticati/trascurati.
Molti registi avevo già avuto modo di citarli in un topic simile nel forum Galassia Argento, ora non posso far altro che ripetermi.
Il primo nome che vorrei citare è quello di Sergio Martino, grandissimo regista che ha saputo spaziare molto nei generi (dalla commedia con Lino Banfi, all'avventura fino ad arrivare al thriller/horror) regalandoci alcuni filmoni come "I corpi presentano tracce di violenza carnale" e "Tutti i colori del buio" (ammeto, però, di preferire tale regista per opere pi accostabile al genere avventura/horror come "Il fiume del grande caimano" e "L'Isola degli uomini pesce"). Da citare, poi, Antonio Bido che ha saputo realizzare due dei migliori thriller di stampo argentiano quali "Il gatto con gli occhi di giada" e "Solamente Nero"; Pasquale Festa Campanile, più consono alla commedia che al thriller, ma autore di un piccolo cult assolutamente sottovalutato come "Autostop Rosso Sangue" con un bravissimo David Hess e Franco Nero; da mensionare, poi, Duccio Tessari per notevoli opere come "Una farfalla con le ali insanguinate"; Massimo Dallamano, autore di uno dei thriller più duri del panorama italiano, "Cosa avete fatto a Solange?"; e poi c'è Aldo Lado che ha dato vita a thriller di un certo spessore e una certa bellezza come "La corta notte delle bambole di vetro" e "L'Ultimo treno della notte".
Insomma, come si può vedere il panorama degli "spagetti thriller" è assai sconfinato e quelli riportati da me costituiscono solo una piccola fetta.
Fatto sta è che si tratta di un genere assolutamente eccezionale che va ammirato e apprezzato!!!