Hola! Rieccomi...alùra, premetto che leggendo quello che avete scritto devo farvi i complimenti perchè mi avete dato un sacco di idee valide (a cui, in alcuni casi non avevo proprio pensato), grazie!
Mi pare anche di aver capito qual è il punto chiave del topic, ovvero trovare un modo per esprimere un giudizio che non sia troppo arbitrario e con differenze enormi tra recensore e recensore ma che d'altra parte orienti in qualche modo il lettore con una quantificazione oggettiva di quanto scritto nella rece.
Le proposte del Taglia sono sicuramente valide e originali ma, come anche diceva mokey, piuttosto difficili da realizzare (considerando anche che io non sono un mago dell'informatica, quindi anche l'idea che ognuno metta un proprio giudizio alla fine delle rece diventerebbe complessa
a parte gli scherzi, ci potrei studiare su come ho fatto per il resto del sito).
L'idea più concreta e che a mio avviso riunisce gli obbiettivi da raggiungere è quella di usare le "stelline" (o altri oggetti da decidere) con una scala da 1 a 5 senza mezzi voti, che corrisponano a dei giudizi piuttosto ampi e per questo meno suscettibili a diversi metri di giudizio, una cosa tipo questa:
1: film pessimo/brutto/inguardabile/da evitare (rientrerebbero qui grosso modo gli attuali film con voti da pessimo a 4)
2: mediocre, guardabile ma con molti difetti (da 4,5 a 5,5)
3: interessante, da vedere, con qualche difetto o magari poco originale (da 6 a 7)
4: bello, molto interessante, da vedere (7,5-9)
5: capolavoro, film bellissimo, originale e con valore storico per il genere (9,5-10)
In questo modo ad esempio un film che ha preso 9 da un recensore "largo" e uno che ha preso "7,5" da uno stretto verrebbero uniformati in un più neutro "film bello, da vedere" che rende comunque l'idea se il film merita o no.
Che ne dite?
Per la storia della correttezza linguistica sono d'accordo, se ci fate caso le recensioni più "esagerate" sono tre le prime, in un periodo dove, giusto per parlare in termini pratici, prendevo tutto quello che arrivava!
Adesso mi sembra che più o meno tutto il materiale pubblicato abbia un suo "perchè", come si dice e, come aceto ben sa, sono diventato più stretto nell'accettare le rece