mokeymokeyrulez |
|
| l'ho finalmente visto.
dunque, non è un capolavoro a causa dei pochi mezzi a disposizione (che palle fare sempre lo stesso discorso per i film italiani), però Febbraro ci sa fare, ha davvero una fantasia spiccata, ed è molto bravo come regista...
1) la recitazione: non è proprio ai massimi livelli. Certo, Carbonaro (Herrmugnen), Oppini (Alchimista-Primario), e la De Nuntis (guaritrice) si salvano; il resto no. Dalla Desideri (Altea) un po' troppo finta, e il pessimo Bonini (Principe Valerio-Dottore). 2) gli effetti speciali: è un fantasy, almeno un paio di CGI dovevano esserci. Non sono proprio ai massimi livelli: la porta magica e il fulmine che fa tornare Herrmugnen nell'anno 1000...ci si può passare sopra comunque...
l'idea comunque è veramente bella, ed il film non è mai noioso. Anche la scena della battaglia coi barbari, tutto sommato, non è niente male...e poi ho trovato più richiami storici esatti qui che in altri film storici (ad esempio nel pessimo "Le crociate" di Ridley Scott)...
da vedere sicuramente...
NOTA. Come ci dice il film alla fine, il castello di Sermugnano esiste davvero, si trova vicino Todi. La traduzione in latino medievale di Sermugnano è Herrmugnen (il nome del gigante): Herr=Ser, Mugnen=Mugnen (poi Mugnano). Nei pressi di questo castello fu trovata una tomba con dentro un'armatura ed una spada di dimensioni spropositate: nell'anno 1023 (anno a cui gli archeologi medievali sono risaliti dall'armatura e dalla spada) gli uomini arrivavano massimo ad un metro e sessanta di altezza. Quell'armatura era adatta ad un uomo di almeno due metri. Da qui è nato il concept del film, che Febbraro chiama "libertà di sognare"...ed il film è parecchio giocato sulla grandezza e la forza di Herrmugnen; effettivamente in un'epoca dove contava molto la forza fisica nelle battaglie, un gigante del genere avrebbe potuto essere quasi sicuramente qualcuno di importante e di invincibile.
Insomma non è un film fatto a caso, è questo quello che mi è piaciuto di più...
|
| |