Non ho mai avuto molte occasioni per parlare di questo film, uno dei miei film preferiti. Realizzato nel 2001 da Pupi Avati, è un misto fra fantasy e film storico, che vuol ricostruire il viaggio (ancora oggi non conosciuto) della Sacra Sindone da Bisanzio fino in Italia. Siamo nel 1271, tempo di ottava crociata cristiana contro i musulmani, tempo della morte di Luigi IX re di Francia; l'impresa, nel film è compiuta da cinque cavalieri: Simon di Clarendon (Edward Furlong), Jean de Cent Acres (Stanislas Merhar), Vanni delle Rondini (Thomas Kretschmann), Ranieri di Panico (Marco Leonardi), e Giacomo di Altogiovanni (Raoul Bova).
Dunque, è un film molto ambizioso e che forse non rispetta tutto quello che promette. Che Pupi Avati sia un regista eclettico si sa, ma sappiamo anche che (poche volte) sbaglia. Qui fa mezzo e mezzo, a mio parere. La ricostruzione storica c'è, ma è anche unita a delle visioni e dei momenti "ultraterreni" che, anche se a me piacciono, capisco che possano far storcere il naso ai fan dei film storici. Ad esempio sputando su un crocifisso capovolto si ottengono poteri oscuri, pregando si ridà la vita, ecc. Il cast è ottimo: Edward Furlong, Raoul Bova (che se ne dica è l'unico bello italiano ad essere anche bravo), Marco Leonardi (famoso anche per i film di Rodriguez), e tre belle partecipazioni: quella di Carlo Dalle Piane, quella di Gigliola Cinquetti, e quella di F. Murray Abraham.
Ora il film venne criticato perchè metteva in evidenza i limiti del cinema italiano in una produzione internazionale, tanto per farla breve: Pupi Avati ha commesso degli errori da cineasta nostrano. Tanto per iniziare le scene di battaglia senza controfigure, che smorzano il ritmo ed a volte lo rendono poco credibile. Secondo punto: questo film è splatter. A mio parere Avati ha voluto sottolineare la crudezza di un periodo come quello medioevale mettendo scene truculente; ma a molti non è piaciuto (noi sappiamo che lo splatter divide spesso). Abbiamo addirittura un uomo sbudellato da un colpo di spada, che poi vede mangiare le sue interiora da un cane.
Ordunque, il problema più grosso del film è sicuramente il ritmo narrativo. Dura ben 2 ore e mezzo circa, ma si perde in tante piccole fasi intermedie per poi buttar via la conclusione...
Che dire? Lo potrei definire un "pulp medievale"; se si cerca un film storico sul periodo, meglio puntare su altro (Nome della Rosa ad esempio); altrimenti si lascia guardare...
L'avete visto? Cosa ne pensate?
